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venerdì 28 febbraio 2014

I (bellissimi) giganti Bonelli



Probabilmente è la mia collana preferita Bonelli: Il gigante. Il gigante purtroppo non ha mai avuto troppa fortuna, credo per l'eccessivo prezzo per produrli e comunque non vendevano tantissimo. Io di Bonelli quasi regolarmente seguo solo Dylan Dog, e in genere tutte le miniserie che fanno. Ma il gigante l'ho sempre preso di tutte le collane, anche se ormai sono quasi tutti chiusi. Il formato mi affascina e di solito ha anche buone storie (di solito). Il Texone è l'unica cosa che prendo e prenderò di Tex. Mi piace perché è una storia lunga e con dei disegnatori molto diversi e spesso non italiani. E da un po' ho saputo che ci sarà Breccia e lo aspetto con moltissima ansia. 244 (mi sembra) pagine di E. Breccia.



Ma, ovviamente il gigante che seguo più di tutti è il Dylandogone, credo anche di avere quasi tutti i numeri. Mi piacciono moltissimo i disegni molto più grandi e mi piacevano molto le copertine iniziali di Stano, io impazzisco per la copertina de Il canto della sirena, che era una storia molto carina. Ma i disegni migliori che secondo me si possono trovare, o almeno, avranno questo titolo finché non ci sarà Breccia, sono quelli del mio preferito Roi e Celoni. Celoni nella sua Celoni/Celoni fa dei disegni veramente stupendi, ma anche angoscianti o disturbanti, come i mostriciattoli con la svastica. E Roi su Il masticatore di sudari, o su una delle mie storie preferite: I peccatori di Hellborn.  E purtroppo il n. 22, uscito da poco segna la fine anche dei Dylandogoni.






Oltre a questi giganti ho preso spesso quelli di Nathan Never e Martin Mystere, un po' meno spesso quelli di Zagor.




francescosmith


Immagini: tavola di Magnus dal Texone n. 9 - autoritratto di E. Breccia - tavola dal Dylandogone 18 di Celoni - copertina Dylandogone n. 5 di Stano

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